venerdì 10 aprile 2009

È il momento della "DIVULGAZIONE SCIENTIFICA PER IMBECILLI"

È giovedì 9 aprile e sto davanti alla "scatola magica" che tante troppe volte ci ha detto cosa pensare, in cosa credere e cosa fosse giusto o sbagliato.

Ho appena finito di vedere la pretenziosissma puntata di "Anno Zero" riguardo al Terremoto in Abruzzo... sto guardando Terra!... ho visto praticamente tutto a riguardo... ognuno ha la sua da dire, polemicamente o meno, emotivamente o più, però tutti legati dalla stessa identica arrogante informazione:



"i Terremoti non sono prevedibili, non esistono precursori sismici e la comunità scientifica mondiale è unanime a riguardo".


Affermazione che per l'occasione attribuisco a Mario Giordano, direttore di uno dei principali quotidiani del Paese... e giornalista, a detta sua.



Al di là del fatto che l'affermazione di per se si smentisce con i fatti... se il terremoto non può essere predetto, una persona predice un terremoto e questo avviene in una fascia di tempo che non permette il beneficio del dubbio... ha senso negare ulteriormente i fatti? Bhà....

Ora... io sono un "imbecille", di quelli veri, di quelli che non ha una Laurea, uno di quelli che si interessa ad un argomento solo quando scopre che esiste... però quando lo faccio scavo a fondo, quasi quanto un volontario della protezione civile.

Per una volta vorrei essere arrogante.... ma mi sembra che quanto vado a riportare smentisca l'informazione di cui sopra attribuita erroneamente alla "comunità scientifica mondiale" (troppo spesso confusa con qualche esperto di provincia o raccomandato che scrive sui giornaletti) riportata dai giornalisti...




Capite l'inglese?

Io un poco sì.... lascio a voi ogni valutazione.

Giustizia e Verità dovrebbero essere sinonimi.... e la vita umana va preservata sempre e comunque, a qualsiasi costo (il che comprende l'evacuazione di migliaia di persone ANCHE per un eccesso di zelo)…

Allego i link per scaricare i file completi se foste interessati a leggerli e non vi fidate di quanto vi riporta un "imbecille".

Time-scale invariant changes in atmospheric radon concentration and crustal strain prior to a large earthquake

Radon-gas Monitoring by Gamma-ray Measurements on the Ground for Detecting Crustal Activity Changes

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho qualcosa da ridire a riguardo :)

Prima di tutto, la comunita' scientifica non e' un insieme di cretini che dice cose a caso e contro l'evidenza, ma una quantita' di scienziati che fanno ricerche e se le controllano a vicenda e che quindi parla generalmente con cognizione di causa.

I terremoti si possono prevedere? Certo, ne prevedo uno io guarda: "nei prossimi 24 mesi avverra' almeno un terremoto in giappone".

La domanda vera e': i terremoti si possono prevedere in modo affidabile e preciso, e in tempi utili per un'eventuale evaquazione?

No! E infatti Giuliani non l'ha fatto, ha predetto un terremoto in un posto sbagliato (Sulmona, dove non e' venuto giu' nulla) e nel momento sbagliato (troppo tempo prima). Quindi l'affermazione che hai riportato e' tutt'altro che smentita dai fatti.

Quindi cosa vogliamo fare? Evaquiamo una regione o una citta' intera al minimo sospetto? Hai idea di quanto costi e di quanti danni provocherebbe una mobilitazione del genere? Imprese e processi produttivi fermi in un'intera citta', scuole ferme, servizi fermi, senza contare la necessita' di trovare alloggi a decine di migliaia di persone, la mobilitazione delle forse dell'ordine (esercito, protezione civile ecc). E poi per quanto tempo li fai evaquare? Una settimana? un mese?

Capirai bene che, in mancanza di un sistema di previsione preciso, questa possibilita' non e' praticabile.

Le ricerche che hai riportato sono molto interessanti e sicuramente valide, ma non mi pare che specificassero la precisione delle previsioni riportate. Tra l'altro sono tutte e due molto recenti, il che mi fa pensare che siano delle tecniche ancora in fase di studio. Anche perche' non mi risulta che in altri stati ci sia un qualche sistema di previsione di terremoti in funzione (tipo in giappone). Di certo, quella tecnica e' una strada che promette bene, e quindi andrebbe sicuramente sviluppata (ma i soldi per la ricerca in italia si sa quanti sono), magari un domani sara' affinata e veramente precisa.

Se avessero dato ascolto a Giuliani (che tra l'altro non e' uno scienziato ma un tecnico che lavora su tutt'altro e non e' neanche laureato: http://www.inaf.it/ufficio-stampa/comunicati-stampa-del-2009/terremoto-abruzzo/terremoto-abruzzo ), avrebbero evaquato un paese per niente. Certo poi si poteva dire "cazzo ci siamo andati vicini", ma in definitiva ci si sarebbe trovati con DUE citta' evaquate e quindi un doppio sforzo della protezione civile, nonche' economico.

Ecco, ho detto :)

Stex ha detto...

[quanto vado a riportare smentisca l'informazione di cui sopra attribuita erroneamente alla "comunità scientifica mondiale" (troppo spesso confusa con qualche esperto di provincia o raccomandato che scrive sui giornaletti) riportata dai giornalisti...]

Dimmi cosa non leggi e ti dirò chi sei eh! :P
Il fatto è che non si può dire, non si deve dire in TV che "la comunità scientifica non riconosce"… perchè la comunità scientifica dice l'esatto contrario… e non sto parlando di Tozzi sulle pagine di "Repubblica delle banane" ma di persone che hanno visto cadere una città grande pressapoco come Venezia e con 6000 morti sulla coscienza… il governo Cinese ha salvato la vita a 159000 persone (che ovviamente in termini di numeri sono niente rispetto ai 300 morti che abbiamo avuto noi) dando retta a quei segnali che gli esperti italiani hanno bellamente ignorato per 3 mesi.
Sulmona dista 50 km da L'Aquila… tenendo conto che la prima scossa l'ho sentita io a Mestre non ci avrei visto nulla di male nell'evacuare entrambe le città… più qualche altra attorno.

In Giappone… bhè ecco cosa ne pensa il Giappone sul prevedere i terremoti:

http://www.asahi.com/english/Herald-asahi/TKY200903250101.html

Riguardo alla Protezione Civile… bhè giustamente si faceva notare ieri sera ad Anno Zero che le zone più soggette a questo tipo di fenomeni, in Italia, sono anche le meno preparate ad affrontare questo tipo di situazioni… manca sì la prevenzione, ma anche tutto quello che dovrebbe esserci dopo a questi eventi.

Ovviamente nel nostro Paese è più facile mostrare cordoglio nei confronti dei morti che mostrare rispetto per i vivi (magari spendendo soldi per attivare piani d'emergenza ed avere una organizzazione che si dedichi SOLO alla protezione civile, e non ai Mondiali di Nuoto)…

Io sinceramente non ho veramente un visione personale della cosa, come per tutto la vedo da un punto di vista distaccato… però le inesattezze le trovo sempre scoccianti… sempre parlando da profano.

www.spritzosofia.blogspot.com

Un giovine e allegro contenitore per tutte quelle cazzate che mi vengono in mente… e che spesso mi dimentico di dire!