My Movies: Lady in the Water

Sono un grande fan di M. Night Shyamalan, come non esserlo di una persona che ha avuto la fortuna di chiamarsi "notte"… insomma ho visto tutti (e 4) i suoi film e da un paio di giorni a questa parte tentavo di vedere l'ultimo, il 5°, Lady in the Water, appunto, ma sempre con risultati disastrosi (ho preso più volte il sonno).

Premetto che non sono uno di quelli che, visto Il Sesto Senso, è rimasto deluso da tutti gli altri, anzi, al contrario, ho la presunzione di aver capito benissimo l'intento del regista di origine indiana e di cosa abbia voluto fare in ognuna delle sue opere.

Insomma alla fine sono riuscito a vederlo tutto… bellissimo, dolcissimo e piacevole proprio come una favola della buona notte ascoltata dalla tenera voce di una madre dal proprio bambino (mieloso!!!)… esattamente come nelle precedenti produzione, il sig. Night cerca di rappresentare una situazione "al di fuori del comune" in un contesto il più reale possibile;
lo è stato per Il Sesto Senso (il tema dei fantasmi e dei bambini "difficili"), Unbreakable (i supereroi e le coppie che scoppiano), Signs (invasione aliena e perdita della fede), The Village (l'isolamento dal mondo tramite un viaggio a ritroso del tempo) ed infine con Lady in the Water, in cui riesce ad inserire perfettamente le tematiche classiche tanto esaminate da Propp (Morfologia della Fiaba e Radici Storiche dei Racconti di Magia) della Fiaba in un contesto assolutamente "nostrano" come quello:

• Realistico; la realtà dei condomini e della gente comune e un po' strampalata
• Cinematografico; il ruolo del critico, nello stesso monologo finale, sta a determinare come qualsiasi produzione cinematografica non sia altro che il rimescolamento dei classici elementi che ritroviamo nelle Favole
• Critico; l'arroganza intrinseca in ognuno di noi di pensare di capire il ruolo degli altri in un determinato contesto se nonché addirittura nella società

Insomma, mi trovo di fronte ad una rara piccola perla di mastodontica bellezza (l'attrice che interpreta il ruolo di Stori ha veramente le fattezze di una Ninfa), ben raccontato sotto ogni aspetto, ben girato (forse manca un po' di quei momenti di tensione che il regista è bravissimo ad evocare, mad'altronde è una favola…) e ben studiato a tavolino… unica cosa che non digerisco: la chicca in ogni film di Shyamalan precedente a questo è che lui faceva dei cameo come personaggio secondario, qui invece è uno dei personaggi chiave… vabbè, il film è suo, mi sembra anche giusto!

Peccato che critica e pubblico non l'abbiano premiato (se sono gli stessi che a Natale vanno a vedersi i film dei Vanzina, fossi in lui, sarei solo che contento)…

Insomma a me il film è piaciuto molto, mi ha ricordato un po' i tempi in cui mia nonna mi raccontava le fiabe prima di addormentarmi, quella sensazione ovattata pre-sonno… piacevole, intelligente e dalle soffici rimembranze… da vedere!

Voto: 7


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