Bricolage: mera passione o vera masturbazione?

Da esemplare di "Homo Atipicus" devo dire che la pratica abbastanza diffusa tra i maschi, detta Bricolage, mi provoca un forte senso di nausea, strane eruzioni cutanee, mal di testa e una gran voglia di darmi all'uncinetto… ciò nonostante, da bravo ometto di casa, ci sono delle circostanze in cui non posso tirarmi indietro e di fare "ciò che un uomo deve fare"…

È il caso de: Montare il ventilatore

La masturbazione a cui faccio riferimento nel titolo (che è anche l'unico motivo per cui state leggendo questo post) non fa tanto riferimento alle "tipiche frasi da macho" come:

• Tieni ferma quella gamba che ti pianto questa vite da 12
• Adesso ti perforo
• Basta così o te la spingo più a fondo?

ma a una sorta di malsana soddisfazione… la vittoria dell'uomo sul metallo, legno, compensato o qualsiasi materiale trovabile in natura o acquistabile in un centro Brico…

L'uomo che si cimenta nel bricolage è un impavido temerario, poiché dietro l'angolo, in agguato, attende la delusione, l'umiliazione di non riuscire a fare ciò che la "femmina" si aspetta… credo che la chiamino "ansia da prestazione"…

Ma quando tutto va al posto giusto, le viti entrano, i pezzi si incastrano, le pulegge girano, le rondelle si bloccano, le brucole brucano… allora ti senti un eroe spartano che ha vinto la sua guerra tutto da solo!

Visto caro amico, ho portato più artigiani di te!

Comunque, per quest'anno il mio l'ho fatto! Ora posso tornare a leggere poesie di Neruda, dilettarmi nelle mie pratiche di autoanalisi e compagnia "strana" ma bella…

Ah! Un'ultima cosa, mi rivolgo a te, uomo medio che reggi spasmodicamente il tuo cacciavite……………………… ma va a cagareeeeeeeee!